Paragonarci agli altri è qualcosa che ci rende spesso infelici. Questo soprattutto oggi che, senza nemmeno rendercene conto, siamo continuamente esposti a quelle che sembrano essere delle “vite perfette”, in TV e sui social media. Ma la vita non è perfetta, e dobbiamo imparare a difenderci da questa brutta abitudine del nostro cervello di “fare paragoni tra noi e tutto ciò che ci capita a tiro”.
Come facciamo a difenderci?
Innanzitutto, dicendo a noi stessi “basta!” a voce alta quando ci rendiamo conto che stiamo facendo questi inutili paragoni che ci fanno male. Lo so… fa un po’ ridere come cosa… Ma si tratta di una tecnica molto utilizzata nella psicoterapia cognitivo-comportamentale per fermare un pensiero negativo, ed ha un effetto realmente positivo perché interrompe il flusso di pensieri in maniera inaspettata, riportandoci sul piano della realtà.
Poi, esercitando la gratitudine. Già, perché la gratitudine è il migliore antidoto all’invidia. Se prestiamo maggiore attenzione alle cose per cui siamo grati (ad esempio con la lista delle 10 cose per cui siamo grati prima di andare a letto) non abbiamo il tempo di perderci nelle vite degli altri, che solo ad uno sguardo poco attento e superficiale possono apparirci perfette, ma in realtà non lo sono.
Infine, per quanto questo potrà suonare difficile, riducendo al minimo l’utilizzo dei social media. I dati scientifici dimostrano infatti che i social media causano spesso una maggiore infelicità nelle persone. Quindi quando il utilizzate siate consapevoli di questo, e se vedete che state finendo nel tranello di paragonarvi e autocommiserarvi per la vostra “vita meno scintillanti di quella che vi viene mostrata”… fermatevi e dite a voi stessi “basta!”.
Ciao,
Elena